BOTTA E RISPOSTA
ENRICO MUSSO/ENZO COSTA
da LA REPUBBLICA-IL LAVORO 15/02/07 IL LANTERNINO di ENZO COSTA
IN VIDEO FICTION Ripete a
ogni talkshow che deve ancora prepararsi su questo e quell’argomento (e
presentarsi solo dopo avere studiato, no?), però Musso qualcosa l’ha preparato:
la scheda filmata vista giovedì ENZO COSTA
RETTIFICA del candidato sindaco ENRICO MUSSO 16/02/07
Sono grato a Enzo Costa per avermi dedicato tanti dei suoi gustosi "lanternini", aiutandomi a sopportare gli interminabili giorni in cui Repubblica era il solo quotidiano genovese a non dedicarmi neppure una cronaca. Mi duole perciò dovergli segnalare che, all'esatto opposto di quanto egli afferma, la scheda su di me, mandata in onda da Primocanale, era proprio realizzata dall'emittente, e non era affatto autoprodotta da me. Peccato, perché è davvero irresistibile la sua satira sul candidato che loda se stesso. Così, invece, Enzo si limita in pratica a criticare la produzione di Primocanale, e diventa la solita trita baruffa fra giornalisti. ENRICO MUSSO
RISPOSTA DI ENZO
COSTA A ENRICO MUSSO Seguo da anni tiggì e talkshow giornalistici di Primocanale, e sempre – a mia memoria – ho visto servizi filmati dedicati a questo e quell’esponente politico realizzati con immagini normali (vale a dire tratte dal repertorio del telegiornale, oppure girate per un evento specifico, con l’ordinaria incuria formale imposta dall’attualità) e con testo scritto e letto dal giornalista autore del pezzo. Mai – e sottolineo mai – avevo visto un servizio come quello su Enrico Musso, costituito da: immagini levigate e curatissime da spot pubblicitario, montaggio convulso e “ggiovane” tipo videoclip di Mtv, ammiccante voce di speaker (non – e sottolineo non – di uno dei bravi giornalisti di Primocanale) che in stile deejay elenca titoli e meriti del candidato il quale – a sua volta – è sì ritratto in momenti di vita e professionali, ma – diciamo così – li interpreta per l’occasione con le telecamere al seguito, acconciandosi a cambiare location (l’Università, l’aria aperta di vari ambienti cittadini), look (maglioncino, tuta da jogging, giacca e cravatta) e atteggiamenti così come richiesto dal plot. Il tutto risultava così naturalmente finto, cioè poco giornalistico e molto promozionale, che avevo scritto “autoprodotto” da Musso, pur se (cosa da lui abilmente omessa) con un debito “credo” messo tra parentesi. Se ora il candidato così sontuosamente immortalato via etere dice che trattavasi di servizio autonomo di Primocanale (certo, aggiungo io, con la sua attiva partecipazione attoriale ai vari ciak), ne prendo atto. Constatando con sorpresa come, in questa circostanza, un’emittente usualmente incline alla sostanza giornalistica si sia cimentata nella docufiction. Chissà mai perché. Comunque il buon Enrico si tranquillizzi: nessuna baruffa, da parte mia, con i colleghi di Primocanale. Certo, io non me la sentirei di interpretare me stesso per loro in un pezzo patinatissimo, come invece ha fatto lui: lì ci vuole un talento speciale. ENZO COSTA
tutti i diritti riservati |
INDICE |