I Semifreschi

(Enzo qua e là)

 

 

RICORDANDO BARBATO:

 

ma che colpa abbiamo noi per avere Berti e Masotti?

 

di Enzo Costa

 

Che ne sarebbe di Andrea Barbato, oggi, nella televisione “pubblica”? Se fosse ancora tra noi, in che modo sarebbe stato cacciato? Con quali grottesche ed infamanti accuse non avrebbero esitato a denigrarlo, esecrarlo, caricaturalizzarlo per poi farlo fuori dal video? Il Capo del partito dell’Amore lo avrebbe accomunato ai vari Biagi, Santoro e Luttazzi nell’editto di Sofia, o gli avrebbe dedicato un anatema ad personam, magari con un’amorevole telefonatina a Emilio Fede, o durante un tenero monologo stampa vezzeggiato da Anna La Rosa? Certo, nella Rai che fu un gigante del giornalismo come lui conobbe – oltre a soddisfazioni e riconoscimenti – anche difficoltà ed amarezze: la sua uscita forzata dalla direzione dello splendido telegiornale nell’appena riformata seconda rete, estromissione dovuta alla non sintonia col nascente potere craxiano, attesta come censure ed attacchi all’indipendenza abbiano sempre minato l’informazione televisiva in Italia. Ma quella Rai, che comunque allevò simili giornalisti di razza, seppe anni dopo riconsegnare a Barbato lo spazio che gli era dovuto, non a caso in un’altra rete, la terza, inventata da Angelo Guglielmi, che realizzava l’utopia di una televisione capace di non far vergognare chi la faceva e chi la guardava: e venne un gioiello di informazione ed intrattenimento come “Va’ Pensiero”; e venne un capolavoro di sintesi e brillantezza giornalistica come “Cartolina”. Ecco: pensiamo ai pochi minuti di quest’ultima trasmissione, all’ironia colta ma mai saccente che la contraddistingueva, alla sua assoluta libertà da vincoli partitici, alla lingua semplice e raffinata che diffondeva, in una parola alla civiltà che trasudava, e raffrontiamola con l’altrettanto breve “Batti e ribatti” del berlusconide Riccardo Berti:

Berti  super (parte)star!

di esso, a sgomentare, non è solo il servizio-megafono offerto ai vari Brunetta, Maroni e via incensando la maggioranza; è ancora di più l’estrema sciatteria dell’operazione che persegue, l’incuria professionale con cui la si porta avanti, con quel raffazzonato aforisma finale preso dal libro delle citazioni che denuncia il (de)grado culturale imperante nella nostra tivù. Oppure ripensiamo ai dialoghi di Barbato con i suoi ospiti a “Va’ Pensiero”: li chiamo dialoghi perché definirli interviste non darebbe l’idea della loro sostanza: veri confronti di opinioni, stimolanti scambi di sguardi sul mondo, in cui il padrone di casa sapeva dire ed ascoltare, offrire una prospettiva ma considerare anche quella dell’interlocutore, esprimere un proprio punto di vista solo dopo essersi immedesimato in quello di chi gli stava di fronte. Era un giornalismo fondato sull’idea che ci fosse spazio per pareri e posizioni differenti. Basta aver visto pochi istanti di “Punto e a capo” di Giovanni Masotti per rendersi conto dell’abisso in cui siamo precipitati: slogan governativi da stadio, berciati da ospiti centrodestrorsi e conduttore ultrà nelle orecchie del Borselli di turno. Una specie di “Isola dei famosi” delle news, con il nominato sempre dell’opposizione. No, nella Raiset dei Berti e dei Masotti, non ci sarebbe posto per Andrea Barbato. Per lui c’è posto nella nostra memoria e nel nostro rimpianto.

"Un saluto da Andrea Barbato"

da L'Unità 19/02/2005

Tutti i diritti riservati

 

 

HOME

 

INDICE:

 

42) Ricordando Barbato NEW!

41) Prima(rie) la squadra

40) Rivoluzione viola

39) Real Adriano

38) Digitale disaster

37) In nome del Mito

36) Vecchio fairplayer

35) Sempre in campo

34) I demoni del ministro Gasparri

33) Moviolista moviolato

32) Hulk di spinta

31) Lega-teli

30) Allenatore comunicatore

29) Mister a contratto

28) Quelli che il calcio

27) Candido incandidabile

26) Marcato a uomini

25) Sensi alternato

24) Diritti e rovescio

23) Boniver e Frattini

22) Sogni d'oro

21) Mai dire cucchiai

20) Mal di reality

19) Uscita Referendaria

18) Il Grande Mister

17) Tormenti e tormentoni

16) Full immersion

15) TG serafici

14) Vil scrutatore

13) Idea

12) Abisso

11) L'Unto del rigore

10) Presidente censurante

9) Mastino lumbard..

8) Irene, Clarissa..

7) Rigore pallonaro

6) Amletico

5) Accessibilità

4) Doppio Bob (19/1/2004)

3) Armi di distrazione di massa (2/1/2004)

2) Dizionario sragionato del 2003 (30/12/2003)

1) Totò, Tanzi e la banda dello scanner (24/12/2003)